Distribuzione di viveri a Kaya

In Burkina Faso, la città di Kaya occupa ormai una posizione strategica, sia militare nella lotta contro l’avanzata del terrorismo, sia umanitaria con l’afflusso di sfollati interni. Dal 1º gennaio 2019, Kaya ha accolto oltre 40’000 sfollati, la maggior parte dei quali alloggia nelle scuole mentre siamo a pochi giorni dall’inizio.

Per far fronte alle necessità urgenti degli sfollati la cui sicurezza alimentare non è garantita, Morija ha deciso di acquistare viveri: il 2 agosto scorso 2,5 tonnellate di riso, 350 litri di olio e 400 kg di zucchero sono stati distribuiti dal comitato di gestione crisi del nostro partner. Grazie al suo impegno, più di 5000 persone sono state accolte in famiglie e permettono loro di beneficiare di condizioni migliori rispetto ai campi. Questi sfollati vivono tuttavia in una situazione precaria, le principali sfide sono l’alimentazione e l’assistenza.

L’urgenza della situazione ha costretto le Nazioni Unite ad aprire un imponente ufficio all’ingresso della città per pilotare le sue azioni nella subregione: Alto Commissariato per i rifugiati (UNHCR), Programma alimentare mondiale (PAM) e Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) sono così raggruppati all’interno degli stessi locali per coordinare le loro azioni. In occasione di un incontro, la Direttrice Teresa Dekassan e il suo staff ci hanno accolto calorosamente; mentre le pareti sono appena dipinte che i cartoni non sono tutti disfatti, Ognuno dei nostri interlocutori ci ricorda l’importanza della presenza di Morija a Kaya e la necessità di lavorare in concertazione. Morija parteciperà alle due riunioni mensili di coordinamento dei vari gruppi settoriali per sostenere e coordinarsi con le azioni delle Nazioni Unite.

Oggi più che mai, gli abitanti di Kaya e gli sfollati che accolgono neccessitano che rimaniamo mobilitati.