Atti barbarici su popolazioni già troppo fragili

Le drammatiche notizie in Medio Oriente mettono in ombra diverse crisi in tutto il mondo. Amnesty International ha denunciato gli atti barbarici di cui sono vittime le popolazioni civili della regione del Sahel in un rapporto del 2 novembre 2023, intitolato “La morte ci attendeva: vivere nelle località assediate del Burkina Faso”. (Fonte)

In queste regioni, talvolta assediate, i gruppi armati violano i diritti umani e commettono crimini di guerra che purtroppo rimangono impuniti. Atti di crudeltà come l’uccisione di civili, il rapimento di donne e ragazze e attacchi mirati contro infrastrutture civili e convogli di rifornimenti (leggi il nostro articolo precedente) sono documentati in questo rapporto allarmante. Nel mirino viene preso di mira l’accesso all’acqua, così come l’accesso al cibo, alla sanità e all’istruzione. Le conseguenze umanitarie sono gravi e spingono centinaia di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.

Secondo le stime di Amnesty International, nel luglio 2023, non meno di 46 località hanno subito un brutale assedio orchestrato da gruppi armati. Le storie terrificanti di queste aree assediate provengono da attori della società civile, che rivelano una situazione drammatica. Una persona su dodici è stata costretta a lasciare la propria casa a causa del conflitto armato in corso.

In molte località assediate, i membri di Ansaroul Islam vietano ai residenti di coltivare la loro terra o di accedere ai pascoli per il bestiame, mettendo così a repentaglio la loro sicurezza alimentare e i loro mezzi di sussistenza.

I terroristi ci trattano da miscredenti e ci vietano di coltivare i nostri campi. Quest’anno (2022) non ho potuto coltivare né accedere ai pascoli per il mio bestiame. All’inizio della stagione delle piogge, a Djibo ci hanno detto che nessuno poteva andare nei campi. Inoltre vengono e portano via i nostri animali dai pascoli come vogliono. Chi si oppone corre il rischio di essere ucciso.” Testimonianza di un residente che ha subito violenza

Morija rimane determinata ad agire tenendo conto dei rischi e continua a lavorare per alleviare le sofferenze delle popolazioni. Nonostante le sfide e le minacce in corso, Morija continua a impegnarsi a fornire sostegno alle comunità vulnerabili e ad attirare l’attenzione internazionale sulla crisi umanitaria senza precedenti in corso.

A Ourgou-Manéga, nel Burkina Faso, una regione che ospita centinaia di famiglie sfollate a causa della violenza, Morija ha implementato azioni umanitarie per aiutare queste popolazioni.

Azioni intraprese da Morija:

  • Organizzazione delle distribuzioni di kit alimentari e igienici.
  • Rafforzare l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari attraverso la costruzione di pozzi trivellati e latrine
  • Sostegno agli sfollati nella loro situazione amministrativa ed economica attraverso formazione e sovvenzioni per la creazione di attività lucrative.
  • Incoraggiare il dialogo tra le comunità

Unisciti ai nostri sforzi per ridurre la sofferenza delle popolazioni sfollate donando ai nostri progetti di aiuto umanitario

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